MYTHOS
A cavallo tra passato e presente, la serie di collage digitali “Mythos” vuole essere un antidoto alla negatività che ci accompagna in questo periodo ed un’interpretazione allegorica del variopinto universo sessuale che caratterizza i nostri tempi.
Il collage digitale permette di dare libero sfogo alle proprie fantasie, superando i limiti imposti dalla fotografia classica. Alle base delle opere c’è una corposa ricerca sul web di fotografie ed immagini. La maggior parte delle opere che compongono questa serie è realizzata partendo dall’immagine di una statua greca o romana, vera e propria icona di bellezza immortale. In alcune opere la base di partenza è costituita invece da un quadro famoso. Mediante l’uso di un programma di fotoritocco le fotografie scelte per il collage vengono ritagliate per essere poi armonicamente assemblate in un’immagine finale con l’aggiunta di dettagli glamour ed erotici. I miti dell’antichità assumono in questo modo un contesto moderno e contemporaneo: i generi maschile e femminile non sono più oggi così ben definiti come erano un tempo. Sta diventando sempre più frequente, infatti, sentire o leggere su media di vario tipo nuovi termini utilizzati per parlare di genere o sessualità. È sempre più chiaro che l’identità sessuale, la percezione che le persone hanno di sé come individui sessuati, sta diventando un concetto più complesso di un tempo. In effetti, si tratta di un costrutto multidimensionale composto da sesso biologico, ruolo di genere, identità di genere, orientamento sessuale e affettivo.
Ecco dunque che i nuovi “miti”, al pari dei loro blasonati predecessori, si presentano come icone contemporanee di un’epoca moderna.
A cavallo tra passato e presente, la serie di collage digitali “Mythos” vuole essere un antidoto alla negatività che ci accompagna in questo periodo ed un’interpretazione allegorica del variopinto universo sessuale che caratterizza i nostri tempi.
Il collage digitale permette di dare libero sfogo alle proprie fantasie, superando i limiti imposti dalla fotografia classica. Alle base delle opere c’è una corposa ricerca sul web di fotografie ed immagini. La maggior parte delle opere che compongono questa serie è realizzata partendo dall’immagine di una statua greca o romana, vera e propria icona di bellezza immortale. In alcune opere la base di partenza è costituita invece da un quadro famoso. Mediante l’uso di un programma di fotoritocco le fotografie scelte per il collage vengono ritagliate per essere poi armonicamente assemblate in un’immagine finale con l’aggiunta di dettagli glamour ed erotici. I miti dell’antichità assumono in questo modo un contesto moderno e contemporaneo: i generi maschile e femminile non sono più oggi così ben definiti come erano un tempo. Sta diventando sempre più frequente, infatti, sentire o leggere su media di vario tipo nuovi termini utilizzati per parlare di genere o sessualità. È sempre più chiaro che l’identità sessuale, la percezione che le persone hanno di sé come individui sessuati, sta diventando un concetto più complesso di un tempo. In effetti, si tratta di un costrutto multidimensionale composto da sesso biologico, ruolo di genere, identità di genere, orientamento sessuale e affettivo.
Ecco dunque che i nuovi “miti”, al pari dei loro blasonati predecessori, si presentano come icone contemporanee di un’epoca moderna.